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Marco Passalia: Accordi di libero scambio

Marco Passalia: Accordi di libero scambio

Marco Passalia, Vice Direttore della Camera di commercio del Canton Ticino, spiega l’importanza degli accordi di libero scambio, strumento indispensabile per la nostra economia.

 

Ad oggi la Svizzera ha siglato oltre 30 accordi di libero scambio (ALS), tra cui la Convenzione dell’Associazione economica di libero scambio (AELS) e l’ALS con l’Unione europea (UE). Tra gli ultimi in ordine di tempo, è importante citare la firma del trattato AELS-Filippine e quello bilaterale Svizzera-Cina. Nel frattempo la Confederazione continua la strada degli ALS con vari partner tra cui Algeria, Guatemala, Honduras, India, Indonesia, Malesia, Russia (con Bielorussia e Kazakistan), Tailandia e Vietnam.

La Svizzera è un Paese a respiro internazionale e altamente integrato nell’economia mondiale. Gli scambi commerciali e gli investimenti internazionali sono determinanti per la nostra prosperità ed è quindi fondamentale continuare a sostenere le aziende nell’accesso ai mercati esteri anche e soprattutto attraverso la creazione di nuovi partenariati commerciali con mercati emergenti. Ma quanto sono importanti gli ALS per l’economia elvetica?

Gli accordi di libero scambio, secondo la Segreteria di Stato dell’Economia (SECO), ad eccezione del trattato con l’UE, coprono il 22,6% delle esportazioni svizzere totali, il che corrisponde al 51% delle esportazioni del nostro Paese verso mercati al di fuori dell’Unione europea.

Le cifre dimostrano come gli ALS con partner esterni all’UE forniscono un migliore accesso al mercato con oltre 2 miliardi di consumatori e un prodotto interno lordo (PIL) superiore ai 22’000 miliardi di franchi.

Gli ALS apportano quindi un notevole incremento delle opportunità d’affari. Secondo un’analisi della SECO, effettuata tra il 1988 e il 2008, è emerso come il commercio estero internazionale della Svizzera (ovvero la somma di tutte le esportazioni e le importazioni) sia aumentato annualmente di circa il 5,7%.

Il nostro Paese, grazie agli accordi di libero scambio, ha avuto una crescita molto più rapida delle esportazioni: il commercio con i partner degli ALS, nei primi quattro anni dall’entrata in vigore dei rispettivi trattati, è aumentato di oltre il 10% all’anno.

I flussi commerciali con i Paesi con i quali è stato concluso un accordo risulta quindi nettamente superiore rispetto alle transazioni con Paesi terzi.

Schermata 2016-07-12 alle 22.02.51Le agevolazioni legate alla riduzione o all’eliminazione dei dazi doganali verso i Paesi con cui la Svizzera ha stipulato un trattato sono stati apprezzati da numerose imprese elvetiche che hanno poi saputo cogliere diverse opportunità di business all’estero.

Le cifre del 2008 indicano che l’economia d’esportazione elvetica ha risparmiato in termini di dazi doganali circa 420 milioni di franchi grazie ai vari trattati siglati negli anni.

I benefici degli ALS non toccano esclusivamente le aziende esportatrici, ma, al di qua della nostra frontiera, anche i consumatori possono vantare prezzi più convenienti e una vasta scelta di prodotti provenienti da Paesi partner.

Le materie prime, poco disponibili sul territorio elvetico, sono – grazie ai trattati internazionali – molto più accessibili per le nostre aziende che possono così produrre a prezzi più proficui.

I vantaggi degli ALS non sono quindi “solo” riconducibili a minori dazi doganali nelle esportazioni, ma completano tutta una serie di servizi che rendono più competitivo anche il nostro mercato interno.

La strada degli ALS deve quindi proseguire in questa direzione favorevole all’economia elvetica e ricordiamo che l’autorità federale è in fase di discussione con diversi Paesi e nuovi mercati summenzionati. Parallelamente anche gli altri Stati continuano la strada del libero scambio. In particolare ricordo le trattative tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea per il TTIP, l’accordo di partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti.

La Svizzera non può rimanere a guardare dalla finestra quello che sta succedendo tra queste due enormi entità economiche, ma da sola o ancor meglio in seno all’AELS dovrà avere un ruolo ancor più attivo e determinato a livello diplomatico affinché gli scenari peggiori ipotizzati in vari studi non diventino realtà.

La storia della politica economica estera svizzera ci insegna che la strategia di diversificazione dei mercati di sbocco e di estensione delle aree di libero scambio porta benefici alle nostre aziende.

È però importante che gli imprenditori alla ricerca di nuovi partner, oltre alle valutazioni di carattere commerciale, tengano sempre presente anche gli aspetti doganali (dazi e procedure) come un elemento chiave per la conquista di nuovi mercati.

Naturalmente, di pari passo è essenziale che in azienda vi siano competenze specifiche ed aggiornate sul commercio con l’estero e sugli ALS; è altrettanto fondamentale il supporto dello spedizioniere di fiducia quale partner nelle operazioni di spedizione, trasporto e logistica.

Per concludere sono persuaso che gli ALS portino sì vantaggi concreti per chi opera nel commercio con l’estero, ma allo stesso tempo comportano anche degli obblighi e delle responsabilità a cui le aziende e gli spedizionieri possono rimediare grazie ad un aggiornamento continuo delle competenze del proprio personale.

ACCORDI DI LIBERO SCAMBIO

 

Circa l'autore

Marco Passalia

Nato il 7 aprile 1981, domiciliato ad Ascona. Ha ottenuto il Master of Science in Economics (Zurigo e Lugano) laureato in scienze economiche ed attualmente occupa la posizione di Vice Direttore presso la Camera di Commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) dove lavora a stretto contatto con aziende locali ed internazionali nonché con diverse associazioni di categoria. In politica, siede in Gran Consiglio dal 2011 e nel consiglio comunale di Ascona dal 2008.

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